
Dopo la data zero dello scorso 30 settembre a Trezzo sull'Adda, è partito ufficialmente da Roma ieri sera, venerdì 2 ottobre, "1995 Il tour"; la tournée rappresenta la prima avventura dal vivo per il cantautore catanese, che solamente un anno fa debuttava sul palco dell'ottava edizione di "X Factor" e che otto mesi fa consegnava al mercato il suo primo album di inediti "1995" (arrivato qualche settimana dopo la sua partecipazione a Sanremo tra i "big" con "Siamo uguali", decimo posto nella classifica finale). "Questo è il mio primo tour è questa è la prima tappa. Sono un po' emozionato... e voi siete pronti?", sussurra al microfono Lorenzo all'inizio del concerto, dopo aver cantato una versione tagliata di "Che cosa sono le nuvole?" di Pasolini/Modugno. Ospitato da un Atlantico gremito di bambini, ragazzine e mamme, il concerto si muove tra i brani contenuti in "1995" (all'appello, curiosamente, manca solo "Da sempre", il brano scritto da Nek) e alcune cover di brani italiani e stranieri; l'apertura vera e propria è affidata a "Best of me" e a "The reason why", la canzone scritta da Fragola e presentata per la prima volta dal vivo sul palco di "X Factor" come inedito.
Lorenzo appare sin da subito sicuro di sé, coinvolge il pubblico e scambia gesti d'intesa con i componenti della sua band. L'impressione, di tanto in tanto, è di assistere ad un concerto di un artista britannico in un piccolo club londinese; il cantautore è al centro del palco, circondato dai musicisti, e la scenografia è scarna e essenziale: giusto qualche immagine mostrata in sottofondo alle canzoni e semplici giochi di luce. Man mano che il concerto entra nel vivo, però, sorge una domanda: Lorenzo è un bravo cantautore o un teen idol? Per tutto il concerto, infatti, queste due personalità si scontrano: a volte Fragola si mostra più serio, introverso, chiuso in sé stesso (come quando siede al pianoforte per omaggiare Lucio Battisti sulle note di una sua reinterpretazione di "E penso a te", o quando intona brani riflessivi come "Distante" e "La nostra vita è oggi", tra i pezzi meglio riusciti del suo primo disco); altre volte, invece, si comporta proprio come un idolo delle ragazzine: si pavoneggia mentre le fan gli cantano "sei bellissimo", ad esempio, e si autocompiace mentre legge i cartelloni con tante belle frasi dedicate a lui e mentre racconta delle sue ex fidanzatine.
In scaletta si alternano brani più adeguati ad una produzione teatrale come "Who am I?" (un pezzo dal respiro orchestrale che richiama alla mente le colonne sonore dei film su James Bond: paragonate l'arrangiamento della canzone di Fragola a quello di "Skyfall" di Adele o alla più recente "Writing's on the wall" di Sam Smith, e poi ne riparleremo), "Homeland" ("Rispecchia quello che sono io, in questo brano spiego perché ho scelto di fare questo mestiere", dice Lorenzo) e le stesse "La nostra vita è oggi" e "Distante" (che potrebbe rappresentare un buon quarto singolo estratto da "1995") ad altri più adatti alla dimensione grezza del club come la cover di "Dangerous" di David Guetta (con Fragola che imbraccia la chitarra), quella di "Freedom" di Pharrell Williams ("Abbiamo deciso di aggiungerla all'ultimo perché ci accompagnava durante i viaggi e le prove", racconta il giovane cantautore) e della sbarazzina "# fuori c'è il sole". Tra le canzoni più apprezzate dal pubblico anche la sanremese "Siamo uguali", che Lorenzo ha riproposto anche alla fine del concerto.
Fragola si esibirà dal vivo in giro per l'Italia per tutto il mese di ottobre, per poi prendersi una pausa a novembre (andrà in studio per continuare a lavorare al nuovo album, da consegnare al mercato in vista di un eventuale ritorno a Sanremo?) e concludere dunque la serie di concerti il 20 dicembre nella sua Catania.
(di Mattia Marzi)
SETLIST:
"Che cosa sono le nuvole?"
"Best of me"
"The reason why"
"Homeland"
"Distante"
"# fuori c'è il sole"
"Freedom"
"La nostra vita è oggi" >br> "Siamo uguali"
"Dangerous"
"Close my eyes"
"E penso a te"
"Resta dove sei"
"The rest"
"Siamo uguali"